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20 marzo 2020


Trasporto valori: nuove modalità di servizio per ridurre i contagi

Su istanza delle Associazioni di categoria, con UNIV – Unione Nazionale Imprese di Vigilanza - in prima linea, il 19 Marzo il COBAN (Comitato per la Continuità Operativa della Distribuzione di Banconote in Euro che raccoglie Banca d’Italia, ABI, Poste Italiane, Ministero dell’Interno e gli operatori di servizi di trasporto, gestione e contazione del denaro) ha valutato nuove modalità di esecuzione dei servizi di trasporto valori per contenere il personale impegnato, in modo da prolungare le scorte di mascherine e ridurre il rischio di contagio da Covid-19.

 

Banche e Poste hanno dato disponibilità:

  • ad allungare gli accordi sul livello del servizio con riferimento ai termini di preavviso per le richieste fino a 72 ore;
  • a sospendere le penali previste dalla contrattualistica in caso di impossibilità a somministrare i servizi per cause di forza maggiore, come la malattia del personale;
  • a fornire i calendari delle aperture e chiusure dei diversi sportelli in modo da consentire la migliore programmazione dei servizi da parte degli istituti di vigilanza privata;
  • a concentrare tendenzialmente i servizi di trasporto del denaro su tre giorni settimanali (lunedì, mercoledì e venerdì), permettendo agli istituti di sospendere i trasporti in alcune giornate.


Per lo specifico del committente Poste Italiane:

  • poiché molti sportelli postali operano a giorni alterni (e non sempre gli stessi) utilizzando in diversi casi lo stesso personale, Poste chiederà ai direttori che operano su più sportelli di essere presenti al ricevimento dei valori anche se nei giorni di eventuale chiusura;
  • sabato: non ci saranno consegne.

 

Resta comunque imprescindibile la necessità di garantire la disponibilità di mascherine.
Banca d’Italia ha a tal fine:

  • ordinato un consistente numero di mascherine per i trasportatori di valori (con tempi di consegna, purtroppo, di non meno di due settimane);
  • preso contatti con gli uffici regionali della Protezione civile (con effetti per ora solo presso i capoluoghi di Aosta e Cagliari, dove le società di servizi incaricate hanno ritirato la fornitura e l’hanno distribuita alle altre realtà operanti sul territorio. Si attendono risposte dagli altri uffici).