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14 settembre 2020


Credito d’imposta per DPI anti Covid: 15% anziché 60%

L'Agenzia delle Entrate ha fissato in poco più del 15% il credito d'imposta per le spese di sanificazione e acquisto dei DPI anti Covid. Una percentuale risultata dal rapporto tra gli importi richiesti dai contribuenti entro il 7 settembre 2020 ed il limite massimo di spesa fissato dalla legge in 200 milioni. I beneficiari possono scegliere se utilizzare il credito d'imposta nella dichiarazione dei redditi oppure in compensazione con modello F24. In alternativa, possono optare per la cessione, anche parziale, del credito ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari. L'opzione può essere esercitata fino al 31 dicembre 2021.

Si tratta però di un credito irrisorio, che permetterà alle imprese di recuperare forse un sesto di quanto speso, rammenta Luigi Gabriele – Presidente di UNIV - Unione Nazionale Imprese di Vigilanza Privata. “Le nostre imprese, che hanno sempre offerto i propri servizi sin dalle ore più dure dell'emergenza, esponendo peraltro i lavoratori ad un alto rischio di contagio quando c'erano enormi problemi di reperibilità dei DPI, si aspettavano che il fondo per le spese di sanificazione coprisse (come da legge di rilancio) il 60% delle spese sostenute. E' chiaro il limite massimo di 200 milioni di euro è insufficiente, visto che gli importi richiesti già superano 1.200.000 euro: occorre un urgente rifinanziamento”.