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26 marzo 2021


Intervista all’On. Annagrazia Calabria, FI

Continuiamo il nostro viaggio nelle interlocuzioni con il mondo della politica messe in campo da Federsicurezza-Confcommercio, su forte impulso di UNIV, Unione Nazionale Imprese di Vigilanza Privata.
L'On. Annagrazia Calabria, Vice presidente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera per Forza Italia, illustra la propria visione della vigilanza privata.

Forza Italia è tornata al Governo in un periodo nel quale la sicurezza privata è sotto i riflettori per l'importante ruolo svolto nella gestione del social distancing e della vigilanza sul corretto uso dei dispositivi di protezione. Un settore che da sempre affianca le FFOO ma che necessita di sostegno istituzionale e qualifiche chiare nel proprio ruolo di sussidiarietà: qual è il vostro pensiero sul settore sicurezza e vigilanza privata? Che futuro immaginate per il comparto?

In un momento così complesso, la domanda di sicurezza da parte dei cittadini è aumentata esponenzialmente. In questo senso anche la vigilanza privata ha un ruolo centrale, e non certo da oggi. Basti pensare all’importante compito svolto negli aeroporti o quello offerto dal servizio nelle ore notturne, che ha una rilevanza anche ai fini della copertura del territorio.
Questo con tutti i meriti, ma ahimè anche i rischi del caso.
Per questo è necessario guardare in prospettiva, con una visione di sicurezza integrata finalizzata alla massima prevenzione dei rischi, anche con il supporto della digitalizzazione e con una costante opera di formazione che va incentivata e sostenuta. In una società complessa come quella attuale le minacce si evolvono e devono evolvere anche le risposte.

Le guardie giurate, tra le categorie più esposte al contagio (non a caso insignite del Cavalierato della Repubblica per il loro valore dal Presidente Mattarella), non sono ad oggi ritenute una categoria prioritaria per il vaccino: cosa ne pensa?

Inutile nascondersi dietro un dito: il piano vaccinale è già stato modificato molte volte per la lacunosità di quello originario, stilato dal precedente governo. Fatto salva la doverosa tutela in via prioritaria del personale sanitario e dei soggetti fragili, sulle altre priorità abbiamo assistito a un vero e proprio caos da quando il vaccino è disponibile. E' di tutta evidenza che coloro che lavorano a stretto contatto con il pubblico, spesso in luoghi a rischio affollamento o comunque a transito frequente, sono particolarmente a rischio. L'auspicio è che l'autorevolezza del premier Draghi e la professionalità del Commissario all'emergenza Figliuolo possano davvero imporre una svolta nelle tempistiche del piano vaccinale affinché, a prescindere dalle priorità, si possa arrivare a vaccinare la maggioranza della popolazione entro l'estate.

La deputata di FI Simona Vietina chiedeva già nel 2019 di aumentare il personale nei servizi di sicurezza più rischiosi, a partire dal trasporto di valori, e di avviare un rapido confronto per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto a dicembre 2015. La situazione è invece ancora in stallo: di quali iniziative vi potreste fare promotori per agevolare uno sblocco delle trattative?

Quello dei contratti scaduti da anni e non rinnovati è un vecchio problema del nostro paese che va assolutamente risolto: non si possono lasciare per anni intere categorie di lavoratori in un limbo. So che le condizioni salariali delle guardie giurate non sono adeguate e che va affrontato anche il tema dei turni di lavoro. E' urgente che si avviino una concertazione con i sindacati di categoria e un tavolo di confronto per la discussione ed il rinnovo del contratto collettivo nazionale per riconoscere alle guardie giurate un adeguato aumento salariale. Forza Italia è sempre stata sensibile a questa necessità e si farà certamente portatrice di questa istanza nel governo.