Il Segretario Generale di UNIV, Anna Maria Domenici, è intervenuta al webinar dedicato al Piano Nazionale di Transizione 4.0, che prevede un investimento di 24 miliardi di euro per sostenere il processo di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale attraverso crediti d'imposta per gli anni 2021 e 2022 per beni materiali e immateriali 4.0, ai quali possono accedere anche le imprese del comparto.
Al seminario digitale, che ha visto il contributo di Domenico Rizzi (Confcommercio), Stefano Limoncelli (Business Management Consulting), Gabriele Guarino (San Giorgio srl), Giuseppe Quartuccio (Nova Service srl) e Nils Fazzini (Citel spa), il Segretario di UNIV ha ricordato che, pur sostenendo appieno la necessità di ulteriore qualificazione delle imprese di vigilanza, UNIV non ritiene che le aziende possano sostenere ulteriori aggravi di costi di gestione. L’opportunità di finanziare la formazione tramite le agevolazioni previste dal Piano di transizione diventa quindi un must.
“Sul punto - ha detto Anna Maria Domenici - dovrà essere avviato un confronto con le altre associazioni datoriali della vigilanza privata, con le organizzazioni sindacali e con i Ministeri competenti. Purtroppo attualmente l’interlocuzione con il Ministero dell’interno è inesistente. Una lacuna emersa chiaramente quando il Ministero ha predisposto una bozza di decreto sulla formazione che contiene previsioni inaccettabili, quale quella di ritenere requisito per il riconoscimento della nomina guardia giurata l’aver prestato servizio quale volontario nelle Forze Armate. In tal modo si è ridotta la platea di possibili aspiranti e, soprattutto, è venuto meno un elemento fondamentale in un lavoro basato sul rapporto fiduciario, cioè la possibilità per il titolare dell’istituto di vigilanza di assumere persone conosciute. UNIV rintuzzerà questa ventata 'militarista', ricordando che formazione non è un costo ma un investimento necessario per il miglior funzionamento delle aziende e la sicurezza dei lavoratori”.