Le imprese associative segnalano spesso ritardi delle Prefetture nel rilasciare o nel rinnovare i documenti necessari per svolgere l'attività di guardia giurata. Ritardi superiori alla data di scadenza dei decreti e che costringono non di rado gli istituti a sospendere i lavoratori dai servizi.
“I ritardi sono diffusi – con maggiore o minore intensità - sull’intero territorio nazionale, rendendo sempre più difficile agli Istituti lavorare, garantire i occupazionali e rispettare i contratti. Parliamo di imprese che, nonostante reiterate richieste alle Prefetture, non ottengono il nulla osta per aspiranti guardie giurate o il rinnovo di GPG già in servizio, a fronte di istanze presentate anche nello scorso anno e per le quali sono decorsi i termini fissati dalla legge per la conclusione del procedimento amministrativo” - dichiara Anna Maria Domenici, Presidente di UNIV.
Questo prolungarsi dei tempi oltre ogni ragionevole esigenza istruttoria arreca alle imprese, e soprattutto ai lavoratori, un danno che si riverbera sul diritto ineludibile dell’uomo al lavoro.
Tutto questo si verifica peraltro in un momento storico in cui si registra particolare disaffezione verso il mestiere di guardia giurata (fatto di turni, notturno e festivi), complicando ulteriormente le cose. Le numerose campagne di recruiting avviate dalle imprese vengono quindi spesso vanificate dalla burocrazia della pubblica amministrazione.
“Se si richiede - come è giusto che sia – qualità al comparto della sicurezza privata, è però essenziale che la stessa qualità (ma ci accontenteremmo del rispetto delle regole) la garantiscano anche le autorità che incidono sul lavoro delle imprese del settore. Lo stesso discorso vale per le stazioni appaltanti pubbliche, ad oggi sorde agli appelli di un settore che ha firmato un incremento salariale salatissimo. Urge un immediato cambio di passo” - conclude Anna Maria Domenici.