L’Ufficio Studi di Confcommercio e il Centro Studi Tagliacarne per Terziario Donna hanno rilasciato il 27 maggio dei dati sulla componente femminile nei lavori del terziario.
Nonostante la crescita delle dipendenti e delle professioniste (+ 60.000, +30.000 rispetto ai colleghi) e nonostante il calo delle imprenditrici (- 34.000) sia inferiore a quello degli imprenditori, restano ancora molti ostacoli.
Se si contano 800mila imprenditrici nel terziario, non è però positiva la situazione nel comparto della sicurezza privata: la Presidente di UNIV, Anna Maria Domenici, è infatti tra le poche donne in posizione apicale in un comparto di appannaggio ancora prevalentemente maschile: “servono incentivi all’imprenditoria femminile e iniziative di welfare, ma occorre anche promuovere l’alfabetizzazione finanziaria e digitale delle ragazze – non scontata soprattutto al Sud - per ottenere una maggiore incidenza femminile nell'imprenditoria del settore” - commenta Domenici.
Se infatti (fonte Centro Studi Tagliacarne) le regioni a prevalenza femminile si registrano al Nord, con le libere professioni in testa per componente femminile, si attestano invece purtroppo ancora a fondo classifica quasi tutte le regioni meridionali.
Nella foto da sinistra: Eleonora Pisicchio, Direttore Generale del Fondo For.Te. ; Anna Lapini, Presidente di Terziario Donna in Confcommercio e Anna Maria Domenici, Presidente UNIV