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24 agosto 2024


San Marino: guardie giurate nelle carceri a supporto della Gerdarmeria

Con Decreto Delegato n.130 del 19 agosto 2024, la Repubblica di San Marino ha regolamentato l'assegnazione delle guardie giurate in supporto ai servizi di custodia e sorveglianza in carcere operati dalla locale Gendarmeria.

Un servizio non ammesso in Italia ma autorizzabile a San Marino se il direttore del penitenziario lo ritiene necessario. Le guardie guardie giurate devono essere impiegate presso istituti di vigilanza che abbiano ottenuto la concessione per servizi pubblici e possono essere reperite nell'apposito Registro istituito presso il Comando della Gendarmeria. Le GPG devono aver superato un corso di formazione organizzato sotto la direzione del Direttore del carcere e in collaborazione con il Comandante della Gendarmeria, per essere poi valutate da una commissione composta dal Direttore del carcere, dal Comandante della Gendarmeria e dal medico del carcere. L'idoneità dovrà poi essere mantenuta nel tempo con corsi di aggiornamento periodici e nuove valutazioni.

 

“Sono servizi che noi chiediamo di poter operare da sempre, seguendo un'esperienza estera assolutamente positiva (e oggi ancor più vicina geograficamente)” - commenta Anna Maria Domenici, Presidente di UNIV, Unione Nazionale Imprese di Vigilanza.

 

“Considerato che le nostre guardie giurate già operano in funzioni di sicurezza sussidiaria e addirittura in operazioni marittime di contrasto alla pirateria, non si comprende la logica che ancora impedisce al personale di vigilanza privata – purchè opportunamente formato e controllato – di supportare la polizia penitenziaria. Chissà che San Marino non possa fare da apriposta per una rivalutazione della questione sul territorio italiano” - conclude Domenici.

 

San Marino: guardie giurate nelle carceri a supporto della Gerdarmeria

 

Con Decreto Delegato n.130 del 19 agosto 2024, la Repubblica di San Marino ha regolamentato l'assegnazione delle guardie giurate in supporto ai servizi di custodia e sorveglianza in carcere operati dalla locale Gendarmeria.

 

Un servizio non ammesso in Italia ma autorizzabile a San Marino se il direttore del penitenziario lo ritiene necessario. Le guardie guardie giurate devono essere impiegate presso istituti di vigilanza che abbiano ottenuto la concessione per servizi pubblici e possono essere reperite nell'apposito Registro istituito presso il Comando della Gendarmeria. Le GPG devono aver superato un corso di formazione organizzato sotto la direzione del Direttore del carcere e in collaborazione con il Comandante della Gendarmeria, per essere poi valutate da una commissione composta dal Direttore del carcere, dal Comandante della Gendarmeria e dal medico del carcere. L'idoneità dovrà poi essere mantenuta nel tempo con corsi di aggiornamento periodici e nuove valutazioni.

 

“Sono servizi che noi chiediamo di poter operare da sempre, seguendo un'esperienza estera assolutamente positiva (e oggi ancor più vicina geograficamente)” - commenta Anna Maria Domenici, Presidente di UNIV, Unione Nazionale Imprese di Vigilanza.

 

“Considerato che le nostre guardie giurate già operano in funzioni di sicurezza sussidiaria e addirittura in operazioni marittime di contrasto alla pirateria, non si comprende la logica che ancora impedisce al personale di vigilanza privata – purchè opportunamente formato e controllato – di supportare la polizia penitenziaria. Chissà che San Marino non possa fare da apriposta per una rivalutazione della questione sul territorio italiano” - conclude Domenici.