logo

25 settembre 2024


Forse volevate scrivere "Guardie giurate invece di steward"...

Il Corriere del Mezzogiorno del 24 Settembre titola “Intesa contro le aggressioni ai medici: Steward invece di guardie e poliziotti”, quale dichiarata sintesi dell’incontro tra il presidente di Regione Puglia Emiliano e i Prefetti locali.
Secondo l'articolo, “il presidio o l’intervento delle forze dell’ordine è utile, ma la prevenzione contro le aggressioni ha bisogno di altro: di un percorso di formazione che porti personale specializzato nelle unità operative a rischio. Steward o infermieri o ausiliari sanitari”. In sostanza: personale che sappia stemperare le tensioni. Secondo l'articolo, il dettaglio delle procedure, contenute in Linee Guida già stilate e definite, dovrebbe essere messo a terra tramite il rilascio di protocolli attuativi ad hoc.

Scorrendo tuttavia le citate Linee Guida, come pure il comunicato di Regione Puglia e la Conferenza stampa di presentazione del progetto, non pare trovarsi cenno alla figura degli Steward. Nelle Linee Guida si incoraggiano, ragionevolmente, comportamenti assertivi volti alla de-escalation da parte del personale sanitario stesso, il quale dovrebbe essere sottoposto a corsi di formazione (finanziati) in un'ottica di prevenzione dell'atto violento. Lo stesso approccio preventivo si ravvisa nel costante monitoraggio delle situazioni “sentinella” al fine di evitare degenerazioni. Tra l'altro, in caso di pericolo, le linee guida ipotizzano un accompagnamento del personale sanitario da parte degli operatori di vigilanza.

Allo stato, dunque, nessuna figura di stewarding dovrebbe sostituire le guardie giurate.
E sarebbe un bene, perché se il contenuto dell'articolo venisse invece confermato, desterebbe allarme per un vasto ordine di motivi.


Il primo motivo è che gli stewardin ambito sicurezza - sono figure normate dalla direttiva del Ministero dell'Interno del 18.07.2018, che parla di servizi di controllo finalizzati al Contenimento del Rischio in occasione di Manifestazioni Pubbliche con Peculiari Condizioni di Criticità. Stadi, in particolare – dichiara Anna Maria Domenici, Presidente di UNIV.
Non si vede dunque il nesso né la necessità di scomodare gli Steward, quando le realtà sanitarie sono già presidiate da guardie giurate che hanno maturato negli anni una profonda esperienza in materia e che, se messe nelle condizioni di operare degnamente (per turni, funzioni e salari), possono offrire un servizio egregio di concerto con le Forze dell'Ordine.
L'articolo mette poi sullo stesso piatto personale sanitario e personale di sicurezza 'appositamente formato'. E chi curerebbe la formazione di questi steward? Le realtà più qualificate sarebbero certamente le Associazioni di categoria del settore sicurezza: UNIV, se del caso, si candida al ruolo. Sono tuttavia propensa a pensare che si tratti di un caso di imprecisione lessicale (nel termine generico Steward ricadono diverse tipologie di professioni). Diversamente dovremmo ipotizzare che i Prefetti, ossia le autorità periferiche del Ministero dell'Interno, non abbiano rilevato le criticità insite nell'impiego di figure così peculiari in ambiti estranei alle loro funzioni. Non intendiamo quindi prestarci a sterili polemiche: ci limitiamo a ribadire che sta alla vigilanza privata, assieme alle FFOO, dare sicurezza ai presidi sanitari. Fateci fare il nostro lavoro, cominciando col pagarlo adeguatamente
."

 

Clicca per scaricare: 

24/09/2024 Corriere Mezzogiorno Puglia: Intesa contro le aggressioni ai medici

Notifica DGR 1059_2024 Linee indirizzo prevenzione violenza operatori sanitari