08 gennaio 2025
Striscia La Notizia confonde la vigilanza privata con il pizzo
Vergognoso servizio di Luca Abete a Striscia La Notizia, che – nel descrivere veri fenomeni di riscossione del “pizzo” avvenuti ad Afragola ai danni di alcuni commercianti – confonde, sin dal titolo, la vigilanza privata con ben note pratiche camorristiche, che nulla hanno a che fare con l'attività svolta dalle imprese di sicurezza privata.
In quanto primaria Associazione di rappresentanza della categoria, vogliamo ricordare ai giornalisti e a tutti gli italiani che hanno visto il servizio che le imprese che offrono servivi di vigilanza privata necessitano di una licenza rilasciata dalla Prefettura ex art 134 del TULPS e sono soggette ad un accurato e costante controllo da parte delle autorità competenti, oltre a sottostare ad una pletora di normative assolutamente stringenti. Le stesse guardie giurate, per operare, necessitano di una licenza anch'essa soggetta a costanti verifiche.
“Insinuare negli ascoltatori anche solo il sospetto che le guardie giurate che operano sul territorio possano essere affiliate ad associazioni criminali è l'ennesima violenza mediatica alla quale il settore è esposto ormai da anni” - dichiara Anna Maria Domenici, Presidente di UNIV.
“Purtroppo i media nazionali si interessano di noi soltanto in occasione di tragedie o scandali, vanificando il lavoro di migliaia e migliaia di operatori che contribuiscono a garantire la sicurezza dei cittadini. Le mele marce esistono ovunque, ma è inaccettabile un accostamento così disinvolto e acritico a pratiche di netto stampo mafioso” - conclude Domenici.
Auspicando di poter fare chiarezza con un media altrettanto rilevante e pervasivo, indichiamo testo e link al quale visionare il servizio di Striscia.
Con Abete ad Afragola: servizio di vigilanza o pizzo 2.0?
Luca Abete ci porta ad Afragola dove sembra che molti commercianti non abbiano scelta. Chi non paga il taglieggiatore che si proporrebbe di offrire un servizio di vigilanza rischia di ritrovarsi una bomba davanti alle vetrine del proprio negozio o di vedersi un incendio appiccato all'interno dell'attività commerciale. Eppure, nonostante i casi di cronaca e gli arresti, in città molti pare non abbiano mai sentito parlare di "pizzo" estorto in zona, quantomeno a telecamere accese