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15 aprile 2025


UNIV al Comune di Avezzano: volontariato non è Vigilanza Privata

“Non è la prima volta che le amministrazioni disapplicano la legge in materia di sicurezza privata affidando i servizi a realtà prive di licenza o utilizzando in modo improprio le associazioni di volontariato. L'ultimo in ordine di tempo è il Comune di Avezzano, affidatario di servizi di sicurezza ad un'Associazione di volenterosi cittadini in divisa, muniti di manette e manganelli e impegnati in vere ronde”.

Con queste parole il nostro Segretario Generale, Alessandro Pimpini, illustra la segnalazione (in allegato) fatta da UNIV al Ministero dell’Interno, alla Prefettura dell’Aquila e all'ANCI, oltre che al Comune di Avezzano. Raccogliendo le istanze degli associati sui territori, UNIV ha chiesto alle istituzioni e alle potenziali committenze di essere più sensibili nella scelta del giusto interlocutore a cui affidare i servizi di vigilanza per la tutela del patrimonio e i servizi di sicurezza per la gestione dei flussi.

Si rammenta, solo per completezza di informazione, che possono operare servizi di tutela del patrimonio mobile ed immobile soltanto le guardie giurate dipendenti da Istituti di Vigilanza Privata autorizzati ex art. 134 TULPS. Chi opera senza questi requisiti concretizza il reato di esercizio abusivo di attività di vigilanza. In questa fattispecie si annoverano non solo le imprese che erogano servizi di sicurezza senza avere la licenza, ma anche le Associazioni di volontariato, che possono sì fornire servizi di mera accoglienza negli eventi pubblici, ma non certo ronde armate.

“Spesso gli enti locali si rivolgono al terzo settore perché le Associazioni non sono in genere obbligate a rendicontare gli oneri retributivi, previdenziali, assistenziali e fiscali; alcune pagano i volontari tramite rimborsi spese o vengono pagate con donazioni. Risultato: meno costi per chi commissiona i servizi, ma grave danno per le imprese che operano in modo regolare sul territorio formando, assumendo e investendo su personale iscritto ad Inps e Inail”- conclude Pimpini.