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16 marzo 2020


Covid19, prevenzione nei luoghi di lavoro e trasporto valori

Il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, sottoscritto il 14 marzo dal Governo e dalle Parti sociali, nel ribadire il possibile ricorso agli ammortizzatori sociali e a forme di lavoro agile e qualunque soluzione per ridurre o sospendere rami non essenziali dell’attività d'impresa, enuclea diverse misure di contenimento, suggerendo sempre un confronto preventivo con le rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, e per le piccole imprese con le rappresentanze territoriali. E’ costituito a tal fine un “Comitato aziendale per la verifica e l’applicazione delle misure di prevenzione”.

§§§

Il protocollo suddivide le misure da apprestare in: doveri di informazione del datore di lavoro, indicazioni sulle modalità di ingresso in azienda dei dipendenti e dei fornitori esterni; obblighi di pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro; precauzioni igieniche personali; dispositivi di protezione individuale; gestione degli spazi comuni (es. mensa, spogliatoi); organizzazione aziendale (turni, trasferte etc); gestione dell’entrata e dell’uscita dei dipendenti; spostamenti interni, riunioni, eventi interni di formazione; modalità di gestione di persone sintomatiche in azienda; sorveglianza sanitaria/medico competente/RLS.

Nel consigliare un’attenta ed integrale lettura del protocollo, si riporta di seguito l’articolo 6 (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE), di particolare interesse per le guardie giurate e gli addetti al comparto vigilanza e sicurezza privata, spesso esposti a grandi flussi o a situazioni di vicinanza obbligata (es. nel trasporto valori).

 

6 (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE)

• l’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente Protocollo di Regolamentazione è fondamentale e, vista l’attuale situazione di emergenza, è evidentemente legata alla disponibilità in commercio. Per questi motivi:

a. le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità.

b. data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria

c. è favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf)

• qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

In un momento in cui però mascherine, guanti e occhiali sono irreperibili per le stesse strutture sanitarie, il problema del reperimento di DPI si presenta soprattutto nel segmento del trasporto valori che, in base alle somme trasportate, impone la presenza di massimo tre guardie giurate all’interno dei mezzi blindati.

La Associazioni di categoria del comparto sicurezza privata e vigilanza privata, con UNIV - Unione Nazionale Imprese di Vigilanza Privata - in prima linea, hanno chiesto in materia urgenti delucidazioni alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento della Protezione Civile, al Ministero dell’Interno, al Ministero della Salute, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, a Banca d’Italia, ad ABI – Associazione Bancaria Italiana e a Poste Italiane Spa, oltre alle Prefetture del territorio italiano.

 

 

 

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